Ogni volta che le Moonlight e gli Eclipse si ritrovano nello stesso spazio, il mondo trattiene il respiro. Non per un abbraccio, non per una collaborazione, ma per quell'odio feroce e tangibile, uno spettacolo consumato davanti a milioni di occhi affamati di dramma.
Davanti alle telecamere tutto deve restare sotto controllo. Camille, con il suo carattere esplosivo e la tendenza a risolvere tutto a pugni, è costretta a reprimere la sua natura. Il manager l'ammonisce: niente risse, niente scatti d'ira. Ma dentro di lei il fuoco arde ancora più forte. Kieran, freddo e tagliente, è la sua nemesi perfetta - una sfida che la infuria e la intriga.
La stampa gode nel vederli trattenersi, con scambi calibrati e tensione palpabile, credendo che tutto sia marketing. Un gioco crudele che li trasforma in marionette, mentre le due band si fanno la guerra a colpi di sguardi, provocazioni e battute velenose, dentro e fuori dal palco.
Dietro le quinte, però, la realtà è diversa. Non ci sono regole né freni. L'Afterglow, un bar nascosto, è uno dei rifugi dove la maschera cade e i rancori diventano carne viva. Qui il peso della fama, con solitudine e aspettative soffocanti, si fa insopportabile.
Essere famosi non significa solo luci e applausi: è un combattimento continuo con se stessi e con il mondo, una prigione dorata fatta di sguardi giudicanti e identità inespresse.
Ma proprio dall'inizio del loro tour mondiale, tra sguardi taglienti e battaglie senza fine, Camille e Kieran iniziano a scorgere qualcosa che li spiazza: una vulnerabilità fragile come vetro, nascosta sotto rabbia e orgoglio. Un fuoco proibito, che consuma e spezza ogni certezza.
Quando i riflettori si spengono e le maschere cadono, resta una verità crudele: in questo scontro di desiderio e rancore, l'unica cosa davvero importante è capire chi siamo, prima che tutto vada in pezzi.
Amare qualcuno così intensamente comporta la totale perdita della propria essenza, o almeno questo era quello che Dominique Crain aveva fatto con i suoi genitori. Coprendo e camuffando la loro natura agli occhi degli altri, Dominique aveva passato un'intera adolescenza ad innalzare muri di illusorie storie nate per confondere le persone che la circondavano eludendo una vita perfetta, con genitori perfetti. Eppure anche le migliori storie sono in grado di snaturalizzare se non ci si crede abbastanza.
Quando la sua vita a Forster le crolla addosso, Dominique, abbordata da una copiosa ed appetibile borsa di studio e dall'idea di volersi garantire un futuro migliore, degno di un nuovo inizio, decide di abbandonare la sua vecchia vita e trasferirsi a Chicago.
Ad attenderla ci sono una migliore amica, la prima nella sua intera vita, un delizioso ragazzo gentile ed affabile disposto a fare tutto per lei ed un gruppo di rockettari con cui condividere una vita all'insegna del divertimento e della leggerezza. Saranno proprio questi che con la loro musica porteranno Dominique ad eludere quella, sempre più costante, voglia di tenere tutto sotto controllo, spingendola a trovare del buono anche negli imprevisti.
Eppure tra questi imprevisti non era contemplata l'esistenza dell'arrogante, sfacciato e cinico Jethro Kassell, la voce dei Moonkey. Nato per seminare irritazione e sdegno ovunque i suoi piedi poggiassero, Jethro era l'incarnazione della spregiudicatezza, della disinvoltura e della noncuranza per gli altri. La musica era l'unica sua compagna e, attraverso quella, egli dava sfogo e placava quella rabbia interiore in grado di animarlo e distruggerlo al contempo. Come il drago, che si era ostinato ad incidere con inchiostro nel suo busto, Jethro era prossimo ad una probabile esplosione che avrebbe portato alla combustione tutto e tutti attorno a lui, che Dominique fosse la sua principale preda questo era fuori discussione.