"E dicono che sia l'amore, o forse l'abitudine che riesce a prescindere dal sentimento, a renderci così folli: ecco, guarda lì, guardala bene e imparala a memoria, se pensi di poterci riuscire. Se pensi di avere ancora l'opportunità di scegliere, fermati ad osservarla e consumati di pietà, soltanto perché è giusto, è sempre giusto, così.
Una ragazzina esile come un tratto di matita, sbiadita di mille cancellature e nascosta da una coltre di capelli neri."
Eve ha avuto cento giorni, prima di scoprire cosa il fato le stesse riservando. Cento giorni fatti di passi infinitesimale, di un battesimo di sangue che l'ha macchiata irrimediabilmente, di promesse, e menzogne.
"È che io conosco l'inizio della sua leggenda, io c'ero, e c'eri anche tu, se soltanto riuscissi a ricordarlo. Ma non è ancora il tuo tempo, tranquillo, arriveremo anche ai tuoi ricordi. Forse, possiamo iniziare: guardalo per l'ultima volta, quel viso raccapricciante, imprimiti nel cervello quel pungente effluvio di sangue.
Sorridigli, e ti sorriderà."
Jeff The Killer ha atteso novantanove giorni di insonnia, d'astinenza, per gustare carne e sangue di quella ragazzina. Il centesimo, poi, ha deciso.
Sorride e lascia sorridere, e lei è lì, sempre, sul suo viso.
Una ferita indimenticabile: siamo arrivati al centesimo giorno.