Il flash di un paparazzo.
Il loro volto è ovunque: il sorriso nitido di Lando, semplice, naturale, quasi scolpito nei suoi lineamenti; la smorfia stupita di Alexa, un leggero incresparsi delle labbra verso l'alto. I capelli scuri che svolazzano nella brezza newyorkese.
La tensione palpabile di fronte alle migliaia di telecamere che li catturano feroci.
Il tappeto rosso non è mai stato così difficile da attraversare, come se, sotto gli appuntiti tacchi di Alexa, uno strato persistente di colla, attutisse il suo desiderio di correre via.
Sono di nuovo l'uno accanto all'altro. La coppia che avrebbe fatto impazzire il mondo, e che, nonostante il mondo già lo sapesse, non era mai stata tale.
Solo un fuoco di paglia o solo paglia che va a fuoco.
Un attimo rubato nella frenesia della Formula 1.
Solo uno sguardo tra la folla che acclama Lando come campione del mondo.
Sono lì. Immobili. Letali. Sospesi in un segreto che li ingabbia.
Un segreto che si insinua sottile nel tessuto della Formula 1, quasi trasparente.
Che sa di passato, della prima vittoria a Miami, delle luci di Natale, della passeggiata sul molo di Montecarlo, di quella frase detta a metà mentre una porta sbatteva.
Il loro segreto.
Quello che dopo tre anni sta per tornare, con una rivelazione, con una verità che Alexa vuole ignorare e che Lando sembra aver dimenticato, con una promessa, che ormai sbiadita, ha perso l'ultimo briciolo di magia.
Ma quello che non si risolve si ripete, Alexa lo dice sempre. Si stagna dentro, come acqua in una pozza, si intrufola nelle ossa, le permea con ostinazione fino a giacervi dentro.
E poi scoppia.
Quando tutto torna.
Quando qualcuno, nel bel mezzo di un red carpet, ti si poggia di fianco e sorride.
E stavolta, torna davvero tutto. Con un conto salato, un sorriso amaro sul volto e l'accento di chi ha vissuto troppo nel Principato.
Quei due non si capivano quando erano separati, sembravano due poli opposti, due cariche elettriche uguali che si respingevano fino a che non si guardavano negli occhi e si sentivano a casa.
Gli opposti si attraggono o chi si somiglia si piglia?
~Ci tengo a precisare che non concilia con la realtà, non odio nessun calciatore e nemmeno le squadre, tutta pura invenzione del mio cervello malato~