ISPIRATO A UNA STORIA VERA
Julia ha imparato presto a non restare mai troppo a lungo nello stesso posto: valigie che si chiudono in fretta, amici lasciati alle spalle, partenze improvvise.
Ma questa volta no. Questa volta vuole fermarsi.
Nella casa della zia, nel paese che custodisce i suoi ricordi, Julia sogna una vita diversa, fatta di cieli limpidi e promesse di normalità.
Finché non incontra lui.
Mirco è il ragazzo che tutti ammirano, ma dietro il suo sorriso si nasconde un segreto che nessuno ha mai saputo guardare... tranne lei.
Il loro primo incontro è uno scontro. Il secondo una sfida. Il terzo, l'inizio di un gioco pericoloso fatto di sguardi e silenzi che bruciano.
Avvicinarsi a Mirco significa rischiare di perdersi.
E Julia sa che innamorarsi di lui potrebbe essere come imparare a cadere... senza sapere se ci sarà qualcuno a prenderla.
Dal capitolo 25:
«Riferisci a Mirco» dico, indicando con il mento il ragazzo che finge di non guardare «che se lui mi porta i fiori quando muoio... io non gli porto nemmeno quelli.»
Lei resta perplessa, poi annuisce, si volta, e va verso di lui.
La vedo posargli una mano sulla spalla, mentre gli riferisce tutto a bassa voce. Lui non distoglie lo sguardo da me. Rimane immobile, con la mandibola serrata e gli occhi che bruciano di un fastidio che non capisco. Ha iniziato lui, davvero pensava che non lo avrei risposto?
Lei ride, ma lui non la guarda nemmeno.
Sono io il suo bersaglio. Come sempre.