Il nuovo numero di scrittura creativa, supplemento del giornalino
d'Istituto Scripta manent, accoglie, al pari del precedente, alcune riscritture
e rivisitazioni di celebri miti della classicità greca e latina, qui presentati
ricorrendo alla forma narrativa del monologo.
Consentendo la narrazione in prima persona di fatti avvenuti, spesso
vissuti direttamente, e la presentazione del proprio personale punto di
vista, questa tecnica ha permesso la rilettura di alcuni eventi mitici ed
epici adottando un punto di vista inconsueto rispetto a quello delle "narrazioni
ufficiali" affidate ai mitografi e ai poemi epici, sempre coincidente
con quello di una figura femminile che vi ha preso parte. In questo senso,
l'obiettivo è stato quello di donare la voce a chi l'ha perduta, perché sopraffatta
da una narrazione maschiocentrica in linea con gli ideali di valore
e gloria propagandati dall'enciclopedia culturale del tempo. Così
operando, si è cercato di restituire le opinioni e le emozioni di personaggi
femminili apparentemente "minori" - costantemente offuscati e dimenticati
rispetto ai più importanti corrispondenti maschili -, dando loro la
possibilità di esprimere in prima persona le proprie versioni dei fatti.
L'occasione permette di sottolineare anche come gli dèi e gli eroi che
sono alla base del patrimonio mitico della classicità non sempre rispettano
i canoni odierni di rispetto, lealtà, bravura: talvolta i valori, le manifestazioni
dell'amore e gli atti di ammirazione sono notevolmente trasfigurati
rispetto agli ideali classici o ai canoni odierni.