Dopo un crollo psicologico durante un tour mondiale, Felix viene ricoverato in una clinica specializzata. Il suo disturbo alimentare, la depressione e la voce dell'Ombra che lo perseguita lo hanno reso un guscio vuoto, incapace di distinguere il dolore dalla realtà. Mentre il mondo lo osserva da dietro uno schermo, i suoi compagni lottano per non lasciarlo andare.
Hyunjin, da sempre legato a Felix da un filo invisibile fatto di sguardi e silenzi, è l'unico che riesce a comunicare con lui. Non attraverso le parole, ma con la presenza. Con lettere che non vengono lette, disegni lasciati sotto la porta, e una pazienza che sfida il tempo.
La storia segue il percorso di Felix nella clinica, tra rituali ossessivi, terapie fallite e momenti di lucidità che sembrano miracoli. Ma è Hyunjin a diventare il suo punto fisso, il suo confine tra realtà e illusione. E mentre l'Ombra cerca di tenerlo prigioniero, Felix comincia a chiedersi se il vuoto che ha costruito dentro di sé possa essere riempito da qualcosa di diverso. Qualcosa di vero.
Una relazione profonda, fragile, mai dichiarata, cresce tra i due. Non è salvezza. Non è redenzione. È solo la possibilità che, un giorno, Felix possa scegliere di restare.
E Hyunjin, di aspettarlo.
Klea Alvarez, dopo aver finito gli studi, vuole solo concedersi un po' di tempo per sé stessa insieme alla sua migliore amica, Carol.
Le due ragazze decidono di prendere il primo volo, ma per Klea sarà una sorpresa scoprire che anche il fratello maggiore della sua amica, Hector Fort, partirà con loro.
Klea non è mai riuscita a digerire il carattere difficile di Hector, e spera solo che la sua presenza non le rovini le vacanze che ha tanto desiderato.
Quando Hector farà a Klea una proposta, lei non riuscirà a rifiutare e si troverà immersa in una situazione che stravolgerà completamente il loro rapporto.