La Clinica

Marcello è un trentasettenne che, in un'escalation di azioni erotiche sempre più violente, si accorge di essere egli stesso in pericolo e viene spinto dal suo medico di fiducia a un ricovero nella migliore struttura specializzata per le terapie dei disturbi della sessualità. La Clinica è diretta dal dott. Zaccuti, uno psichiatra ebreo che deve la sua carriera alle confessioni della nonna, sopravvissuta ai lager soddisfando sessualmente i militari nazisti. La Clinica è gemellata con l'Associazione per l'Assistenza Sessuale ai Disabili (ASSASSED) diretta da Greta, che seguirà il percorso riabilitativo di Marcello che prevede il coinvolgimento di alcune donne affette da disabilità fisiche e psichiche. Durante la degenza presso La Clinica Marcello verrà in contatto anche con ospiti affetti dalle più varie patologie a sfondo sessuale, spesso più gravi e complesse della sua. Dopo la dimissione, Marcello avrebbe dovuto dimostrare una condotta sessualmente irreprensibile ma al primo controllo confesserà un unico episodio erotico che, seppure passivo, verrà giudicato negativamente. Sarà successivamente coinvolto in un grave incidente stradale con lesioni deturpanti al volto, alla vescica e ad una gamba, e si accorgerà che, insieme alla prestanza fisica, se n'è andata la possibilità di ritornare alla vecchia vita sociale, ricca di soddisfazioni. Decide quindi di rivolgersi all'ASSASSED, questa volta in qualità di disabile, per ottenere a domicilio la presenza di una donna disponibile. Purtroppo, l'atteggiamento della prima operatrice risveglia in Marcello la propensione alla violenza procurandogli una denuncia penale. Nonostante l'assenza di stupro l'imputato viene condannato a una seconda degenza ne La Clinica durante la quale Marcello verrà a conoscenza della imminente castrazione chimica e di un ricovero senza limiti temporali.