8 parts Ongoing Per tutti era l'ora in cui il sole si sollevava dietro l'orizzonte, lasciando dietro di sé solo un lieve alone rosato nel cielo.
Ma per me, quella non era un'ora di pace.
No, per me era l'ora temuta.
L'ora in cui mi sentivo stringere il petto fino a non riuscire più a respirare.
Era l'ora in cui il peso di un debito mi comprimeva il cuore con una morsa implacabile.
Ero consapevole che qualcuno mi osservava, che il mio destino era già stato scritto da una mano crudele, appartenente al diavolo.
Perché ogni giorno, puntuali come il ticchettio di un orologio, gli Escorpiones si facevano avanti.
Ed io, con il fiato sospeso e il terrore che mi divorava l'anima, sapevo che dovevo prepararmi a fare ciò che dovevo per sopravvivere.
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Freya non avrebbe mai creduto che la libertà potesse avere un prezzo più alto della prigionia.
Aveva imparato a sopravvivere nascondendosi dietro sorrisi di circostanza, dietro il suono dei bicchieri che tintinnavano al Valhalla, il locale che portava il nome del paradiso norreno, ma odorava solo di disperazione.
Gli Escorpiones le avevano tolto tutto: il sonno, la fiducia, persino il diritto di appartenersi, lasciandole addosso solo cicatrici che nessuno doveva vedere.
Ma quando Atlas varca la soglia del suo mondo, con i suoi silenzi troppo attenti e uno sguardo che sembra sapere più di quanto dica, persino Seth, un apparente tatuatore, compare in una serata qualsiasi, facendo incrinare la corazza che Freya ha costruito.
E mentre cerca di non affondare nei ricordi, qualcosa di più oscuro si muove nell'ombra: messaggi lasciati nella notte, simboli di scorpioni tracciati sul vetro, coincidenze troppo specifiche...
Freya crede di conoscere i suoi nemici. Ma nel gioco degli Escorpiones, nessuno è davvero chi dice di essere.
E quando l'amore e la fiducia diventano armi, persino le lacrime di una dea possono trasformarsi in oro per chi sa come usarle.