Felix è uno dei ragazzi più noti del liceo Haneul: studente brillante del dipartimento di fotografia è sempre circondato da persone, sorridente, pieno di fascino e carisma. Tutti lo adorano, tutti vogliono stargli vicino. Ma nessuno sa davvero chi è.
Felix ha costruito un'immagine perfetta intorno a sé, non per manipolare, ma per proteggersi. Dietro quella luce c'è un muro. Nessuno entra. Nessuno resta.
Hyunjin è un ragazzo del terzo anno, iscritto al dipartimento di danza. Bellissimo in modo quasi irreale, delicato, silenzioso. Quando danza, sembra appartenere a un'altra dimensione. È spesso da solo, non per narcisismo ma perché osserva più di quanto parli. Porta con sé un'aura di mistero che nessuno riesce a spiegare.
I due non si sono mai parlati, ma si notano.
L'occasione arriva quando un professore organizza un progetto interdisciplinare: ogni fotografo deve lavorare con un danzatore per creare un'opera visiva intitolata "L'essenza del movimento".
Felix viene assegnato a Hyunjin.
All'inizio è difficile: Hyunjin è riservato, difficile da leggere, mentre Felix riempie lo spazio con discorsi e sorrisi che non arrivano mai davvero al cuore della conversazione.
Ma quando Hyunjin danza per lui per la prima volta solo, in una sala specchiata, con la musica in cuffia Felix rimane senza parole.
Non è solo bellezza: è dolore. È libertà. È qualcosa che Felix non ha mai potuto permettersi di provare.
Hyunjin è il gendarme più fidato della famiglia reale e la guardia del corpo personale del principe Felix, l'unico erede al trono della famiglia Lee. Qualcuno vuole uccidere Felix, nessuno sa chi e Hyunjin dovrà far di tutto pur di proteggerlo.
Ma i colpi di scena sono dietro l'angolo e niente è come ci si aspetta. Cosa avrà il destino in serbo per questi due giovani?