Evelyn Stones ha imparato presto cosa significa perdere tutto.
La morte improvvisa dei genitori l'ha lasciata da sola a tenere insieme ciò che resta della sua vita e di suo fratello maggiore, Jackson, precipitato in un abisso di droga e dipendenze.
Ogni giorno per loro è una lotta.
Poi arriva Damien Evans.
Arrogante, provocatore, affilato come una lama. Due occhi verdi capaci di leggerti senza pietà l'anima.
Alle sue spalle, Tom Brown e Liam Jones, i suoi fratelli da sempre, pronti a trasformare ogni distrazione di Evelyn in un inferno. Tutti e tre, insieme, hanno vissuto la loro vita tra corridoi di riformatori, sbarre fredde e sette anni di violenza e sangue. Evelyn lo percepisce subito: non è attrazione. È una minaccia.
È una guerra dichiarata negli sguardi.
Damien la provoca.
La spinge oltre il limite della pazienza, della rabbia, dell'autocontrollo e lei risponde colpo su colpo, perché arrendersi significherebbe spezzarsi.
Ma la guerra tra loro due non resta al sicuro tra le mura della scuola.
Il passato oscuro che Damien, Liam e Tom si trascinano dietro torna a galla, violento e incontrollabile.
Evelyn viene risucchiata in una spirale di pericolo: corse notturne, freni che stridono come grida, pugni che arrivano prima dei pensieri, fiato corto, sangue che pulsa nelle vene.
Ogni passo diventa una scommessa con la paura. Ogni secondo un confine instabile tra vita e morte.
E in mezzo a quel caos, qualcosa cambia. Non dovrebbe succedere.
Evelyn lo sa.
Damien lo sa ancora meglio.
Il desiderio si insinua tra le crepe, corrode la rabbia, la distorce, la amplifica.
Damien la fa tremare.
Non solo per il pericolo.
Ma per la consapevolezza che lui la vede davvero. Damien non prova pietà. Non dimentica. Non perdona.
Ma quando la violenza si mischia al desiderio, quando il veleno diventa dolce e la guerra si trasforma nella cosa più vera che Evelyn abbia mai sentito, l'unico rischio che resta...è non rischiare affatto.
Versione umoristica, ma soprattutto ridotta de «Orgoglio e pregiudizio». Il titolo è dovuto al precipizio morale in cui si ritrovano i personaggi dell'opera per colpa della mente amorale dell'autrice.