Taylor Monroe, 23 anni, non mette piede in un luogo affollato da quasi due anni.
Da quando un episodio virale l'ha resa oggetto di scherno online, vive rinchiusa nel suo piccolo monolocale e lavora come illustratrice per un'agenzia pubblicitaria in remoto.
Ha sviluppato una fobia per gli sguardi altrui, e da allora si muove solo di notte, quando la città dorme.
Le sue giornate scorrono tra silenzi, disegni e sedute di terapia che non sembrano mai portare a nulla.
Quando l'edificio in cui vive viene dichiarato inagibile, Taylor è costretta a trasferirsi temporaneamente in un complesso residenziale condiviso - un progetto sociale che unisce persone in difficoltà a professionisti disposti ad aiutarle a reinserirsi.
È lì che incontra Devin Carver, 31 anni, psicologo clinico con un passato da musicista e un presente pieno di cicatrici invisibili.
Lui è uno dei volontari del progetto, ma non è lì per "salvarla": sta solo cercando di salvare se stesso, dopo un evento che gli ha fatto abbandonare la professione.
Le loro vite si intrecciano per caso, ma un incidente mediatico li travolge: una foto scattata a loro due in un momento innocuo viene interpretata come un flirt, e improvvisamente il programma sociale - minacciato di chiusura - trova nuova visibilità.
Per evitare che tutto crolli, vengono convinti a fingersi una coppia davanti ai media, almeno fino alla fine dell'anno.
Taylor, che da tempo non riesce più nemmeno a guardarsi allo specchio, si ritrova esposta di nuovo; Devin, che ha giurato di non oltrepassare più nessun confine con i suoi pazienti, deve affrontare la propria paura di coinvolgersi.
Lentamente, tra bugie che diventano mezze verità e vicinanza che si trasforma in fiducia, i due imparano a condividere le proprie phobia - non per cancellarle, ma per renderle vivibili.