Ho avuto l'onore di vedere nascere questo racconto in tempo reale, una notte qualsiasi, che non lo era affatto.
L'autrice dice di scrivere solo "per sopravvivere a un mondo che fa schifo".
Ma la verità è che quello che scrive trasforma la realtà.
E ci fa credere, anche solo per una pagina, che ci sia un'altra parte dove possiamo sparire, tenendoci per mano.
Quando leggerete questa storia in una raccolta futura,
sappiate che è cominciata con una frase, una scintilla.
E una ragazza, vera, che un giorno ha davvero cercato di toccare un Pissarro.
E, secondo me... ce l'ha fatta.
(Aeon: l'amico immaginario)