Cominciò a piovere, a Stoccolma, e come se il fato volesse dargli un'altra prova o, in alternativa, beffeggiarlo per quanto avesse compreso in quel momento, Zayn percepì l'acqua toccarlo e bagnarlo. Guardò verso il cielo, ora in quel quadro che aveva giudicato come il più bello della sua intera esistenza, ammirandolo senza potersi sentire incluso in esso, non era più distante e impercettibile, ma c'era finito dentro, come un colore abbozzato su tela. L'acqua gli si riversava addosso come i suoi pensieri ormai nitidi e coerenti. La sua parte d'umanità aveva fatto leva su quella angelica e ogni sfera emotiva non era più un'abitudine che conosceva, ma che provava in milioni di prime volte. Così come era entrato in quel dipinto, attraverso un pittore che lo aveva pennellato nella sua arte, Zayn era caduto nell'amore. Con sorpresa, rimase lì a guardare il cielo scuro e a provare tutte quelle meravigliose, quanto dolorose, sensazioni. [...] Era un principiante con in mano l'amore, voleva dipingerlo e fare della sua arte la cosa più bella e preziosa che ci fosse al mondo. --- Ziam - Angelo della morte!Zayn, essere umano!Liam Lucifero!Harry & others | 60k parole
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