Klaus for Concern

Cosa succede quando il top manager più rigido del Polo Nord si ritrova a dover collaborare con l'ingenua e alquanto imprevedibile figlia del capo, a soli sei giorni da Natale? Nulla di buono. Soprattutto se il capo in questione è Babbo Natale.

Natalie Klaus darebbe qualsiasi cosa per trascorrere un Natale normale, lontano dagli elfi in burnout e dal caos della sua famiglia. Per questo accetta un incarico eccentrico e alquanto improbabile: partire per un paesino semideserto della Svizzera e convincere almeno un bambino a scrivere una lettera a Babbo Natale.
Un'impresa leggera e di poco conto, almeno in apparenza.
Nel pratico tutt'altro, dal momento che ad accompagnarla c'è Elric, l'Elfo Numero Uno di suo padre: efficiente, spocchioso e stacanovista come solo un elfo può essere. Se Natalie è in grado di mandare all'aria ogni sua pianificazione con l'entusiasmo di una valanga, Elric non perde occasione per rimetterla in riga con la grazia di un verbale HR. A complicare le cose tra di loro c'è un'attrazione che nessuno dei due vuole ammettere, radicata in un bacio che entrambi fanno di tutto per dimenticare.
Per Natalie, il loro passato è solo un motivo in più per portare a termine la propria missione nel minor tempo possibile. Eppure, trovare una letterina per Babbo Natale potrebbe rivelarsi più difficile del previsto, soprattutto quando si considerano particolari annosi come il drastico calo delle nascite in Europa o le conseguenze sempre più lampanti del cambiamento climatico. O il fatto che credere a elfi e renne volanti non va poi così di moda in certi ambienti, specialmente tra chi preferisce i demoni delle montagne.
Resta infine da chiarire un dettaglio fondamentale: Elric è davvero lì per aiutarla, o prima o poi finirà col metterle i bastoni tra le ruote? E Natalie riuscirà a resistere a quella nuova vicinanza... o si scoprirà a desiderare proprio la cosa che dovrebbe evitare di più?