Erano due figure, due anime, che un tempo si guardavano negli occhi, scrutandosi l'anima in ogni suo frammento.
Quando lei non riuscì più a farlo, per paura di ferirlo in qualsiasi modo, l'uomo iniziò lentamente a voltarsi.
La donna, invece, aveva solo abbassato la testa: non si era mai voltata. Non voleva fuggire, desiderava soltanto che lui avesse pazienza.
Mentre l'uomo piano piano si girava dall'altra parte, staccando le mani che un tempo li univano, la donna se ne rese conto troppo tardi.
La presa ormai era fragile: solo un dito li teneva ancora insieme, un dito che portava con sé tutto ciò che entrambi pensavano, tutto ciò che li aveva legati.
L'uomo, assorbito dai propri pensieri, si allontanò definitivamente, voltandole le spalle e lasciandole la mano.
La donna tentò, nei modi più delicati e fragili, di riavvicinarsi - non voleva causargli altro dolore - ma era come se lui non la sentisse più, come se non percepisse ciò che lei cercava disperatamente di comunicargli.
Assorbito ormai da sé stesso, l'uomo prese le distanze.
La donna fu costretta a fare lo stesso. Le mani non erano più unite, ma in quel momento apparve qualcosa che prima non si era mai notato: un filo sottile, quasi invisibile all'occhio umano, ma ancora presente tra loro due.
Nonostante fossero voltati in direzioni opposte, quel filo non si era mai spezzato.
Ogni tanto, quasi a turno, uno dei due si girava a guardare come stesse l'altro, senza bussare, senza interagire, solo per assicurarsi che l'altro stesse bene.
Forse la donna provò a parlare, ma la sua voce non uscì. E ciò che voleva comunicare a lui restò muto, inascoltato.
Alla fine, la donna decise di non voltarsi più.
Ma l'uomo, accorgendosi di questo, si avvicinò per toccarle la spalla.
Forse era solo un'illusione, forse un gesto mai avvenuto.
Perché, quando la donna si girò, lo vide ancora rivolto dall'altra parte.
Eppure, quel tocco era sembrato reale.
Così, invece di scappare o voltarsi di nuovo, fece solo un
Sofia Alvarez Diaz dopo diverse delusioni e scoperte sulla storia della sua famiglia, decide di lasciarsi tutto alle spalle e di andare a Barcellona dove ha una solo e unica conoscenza, Nora o almeno così credeva. Da lì sarà un susseguirsi di avvenimenti che confermeranno questa decisione di scappare come la migliore della sua vita. Conoscerà gente nuova tra chi odierà e
chi amerà trovando anche chi le farà battere il cuore.