Sotto la Luna di Halloween

La notte di Halloween a Beacon Hills era sempre un affare di gruppo. Scott aveva organizzato la solita festa al rifugio, con luci arancioni, birre economiche e un branco rumoroso che cercava di dimenticare per una sera quanti demoni avevano già cacciato quell'anno.

Stiles era arrivato per ultimo. Jeans neri, felpa troppo larga, occhiaie da notti passate a fingere di non pensare a Derek. Aveva giurato a se stesso che non ci sarebbe ricascato, ma eccolo lì, con il cuore che accelerava appena lo vide - Derek, in fondo alla stanza, camicia nera arrotolata sugli avambracci, sorriso appena accennato.

Lo sapeva. Derek sapeva tutto. Lo sapeva da mesi. Lo sapeva da come Stiles si bloccava ogni volta che si trovavano troppo vicini, da come l'odore dell'omega cambiava quando lui si avvicinava.

E quella sera, Derek non aveva nessuna intenzione di far finta di niente.

«Bel costume,» mormorò, avvicinandosi abbastanza da far ribollire l'aria tra loro.

Stiles deglutì. «Non è un costume.»

«Lo so.» Il sorriso di Derek si fece più lento, più sicuro. «Ma ti sta bene.»

C'era qualcosa di diverso, quella notte. Forse era il fatto che Stiles non era più il ragazzino impacciato che lo seguiva ovunque. O forse era l'odore che portava addosso: quello di un omega adulto, consapevole, deciso a smettere di trattenersi.

E Derek... non aveva alcun motivo per trattenersi, stavolta.