In questa raccolta di poesie do voce a un universo interiore fatto di ombre e desideri, in cui la sofferenza diventa inchiostro e la vulnerabilità si trasforma in forza creativa.
Tra visioni gotiche, simboli vittoriani, riflessioni sulla morte e sull'amore, ogni testo è per me un atto di resistenza e confessione.
Esploro la psiche, il corpo, il tempo e la memoria con uno sguardo affilato, a volte struggente, altre volte ironico o onirico.
Nel mio universo, la bellezza non è mai pura, ma contaminata. Ed è proprio lì, nel difetto, nel trauma, nella solitudine, che sboccia la verità.
È il mio diario dell'anima, un invito a guardare oltre la superficie, dove il non detto grida e l'imperfezione incanta.
Ciò che si vive va scritto, va impresso nella memoria, va tramandato e sentito.
Io vivo perché sento.
Quello che sento lo sento forte, e dalla mia arte il mio risentito risorge.