Salvatore all'età di diciassette anni conosce molto bene il significato delle parole violenza e abbandono.
Due anni prima, un trauma lo riduce al silenzio più totale e lo conduce in una comunità per minori. Un ambiente che gli sta stretto, un finto senso di famiglia che lo nausea. Ha capito che non ha più bisogno di nessuno ormai e che la sua vita adesso dipende solo da se stesso.
E qui, incontra Eva, una nuova educatrice segnata da una vita rigidamente controllata dalla madre. Un passato annientato da un uomo che le ha tolto tutto. Un'anima spezzata e in lotta con il senso di colpa e il bisogno di libertà.
Tra i due nascerà un rapporto complesso, guidato prima dall' odio nei confronti della nuova figura educativa e poi da sguardi silenziosi, ascolti e desideri inespressi. Un legame proibito, intenso, che sfiora quella linea invisibile che separa la vicinanza umana dal dovere professionale.
Ma il passato non resta sepolto a lungo.
Un'ombra dalla Sicilia riemerge, portando con sé domande che Salvatore non pensava di dover affrontare. Ciò che scoprirà non gli offrirà risposte, ma nuove paure: identità che non riconosce, legami che non capisce, scelte che sembrano già prese da altri.
E mentre quel che stava succedendo lo faceva finalmente sentire di nuovo vivo, una domanda lo assedia, più silenziosa e più spaventosa di tutte:
Cosa fai se scopri che il sangue che ti scorre nelle vene non è una salvezza... ma una condanna a vita?
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⛔Attenzione
Scene violente ed esplicite
Linguaggio volgare
Consigliato a un pubblico adulto
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Questo libro è un'opera di fantasia. Nomi, personaggi, luoghi ed avvenimenti sono frutto dell'immaginazione dell'autrice o sono usati in maniera fittizia. Qualunque somiglianza con fatti, luoghi o persone, reali, viventi o defunte è del tu All Rights Reserved
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