
Dicono che ogni scuola abbia i suoi eroi. La nostra no. La nostra aveva mostri. Li sentivi arrivare prima ancora di vederli: passi decisi, parole bisbigliate con veleno, sguardi che trapassano l'anima. Zafira Sánchez, La Vibora - piccola, riccia, tatuata, pelle olivastra scolpita dal sole, occhi azzurri e sottili come lame. Non sorride. Non supplica. Si muove come chi sa che può schiacciare chiunque osi sfidarla. Dietro di lei: Axel Moreau, Le Fauve - caos incarnato, casinista naturale. Ride durante le sospensioni, provoca risse senza motivo, e trasforma ogni situazione in un problema. Non sai mai se sta scherzando... o se sta pianificando di distruggerti. Mikhail Vasiliev, Moroz - freddo, silenzioso, letale. Non parla mai se non serve, ma ogni sguardo è una sentenza. È la mente del trio, quello che calcola mosse e conseguenze mentre gli altri creano il caos. Il Trio non aveva bisogno di spiegare perché facevano paura. Bastava guardarli camminare insieme. E se incrociavi quegli occhi da serpente... pregavi di non essere divorato. La domanda restava sospesa nell'aria, più inquietante di ogni minaccia: Mostri si nasce o si diventa? Loro tre avevano una risposta. Ma non l'hanno mai detta. E voi? Voi lo scoprirete. Forse.All Rights Reserved
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