Sapevo che quello che provavo, in quel momento, era fottutamente sbagliato. Ogni fibra del mio corpo sembrava gridarlo, eppure... c'era qualcosa d'incontrollabile in quel tocco leggero sulla mia guancia, era minimo, chiusi gli occhi, era quasi impercettibile, eppure, fece cadere ogni barriera che avevo costruito attorno a me.
Mi sentii cedere, era bastato un tocco, i suoi occhi guardarmi come se fossi la cosa piΓΉ importante, non potevo cadere, era un punto di non ritorno, le barriere erano cadute, c'eravamo solo noi due in quella stanza, ad un tocco dal mandare tutto a fanculo, troppo impauriti per fare una mossa, troppo dentro per poterne uscire.
Non era giusto, mi ripetevo, ma il fiato si accorciava, ogni distanza sembrava essere sparita, le mani che si cercavano e si trovavano, il cuore che batteva all'unisono, non potevo, ma era troppo tardi ormai, era tutto sbagliato, ma tutto così dannatamente giusto, non potevo, ma avevo desiderato questo momento da troppo tempo per rinunciarci.
Non potevo, ma lo volevo con ogni fibra del mio corpo.