-Come stai?- la domanda di Zayn risuonò nella stanza. Julia chiuse il libro immediatamente dopo aver riposto il segnalibro blu nella pagina esatta. Alzò lo sguardo verso un punto indefinito davanti a sè e si portò le mani al grembo, giocandoci distrattamente. -Scusa, non dovevo.- si affrettò a scusarsi lui, notando la sua reazione. -Bene, credo.- rispose lei, senza far caso alle parole del moro. Lei sapeva di non stare bene, lo sapeva da tempo, ormai. Forse si era solo abituata a tutto ciò che le accadeva: i litigi dei suoi genitori, le prese in giro a scuola, la solitudine che provava la sera nell'addormentarsi senza nessuno che le desse la buonanotte, se non il fratello.
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