PROLOGO. -Sei un'essere odioso te lo hanno mai detto? Sbuffò Lilian Potter oltrepassando lo spogliatoio maschile del campo di Quidditch. -Continuamente. Ribbattè fermo il ragazzo. -Si può sapere cosa vuoi da me? Esasperata alzò gli occhi al cielo mentre si avvicinava pericolosamente al viso del giovane uomo ubriaco che stava in piedi a fatica. -Voglio te. Anche il ragazzo fece un passo traballante verso di lei. -Mi dispiace deluderti ma non sono come tutte le ragazze che ti stanno attorno, io ho una dignità e non mi metterei mai con uno come te. Concluse dura mentre l'azzurro e il grigio degli occhi dei due si fusero in non si sa quale colore. -Dici così, ma tanto sarai tu a volermi. Ghignò malizioso mentre barcollò verso un mucchio di tappetoni utilizzati dai ragazzini del 2° anno per le prove, e ci si buttò confusamente sopra. Lily sentì la rabbia bollirle nelle vene. -Parli così perché sei ubriaco, sei solo un idiota. Sputò la ragazza. -Ovviamente hai ragione se fossi sobrio non ti parlerei proprio. L'ubriaco interruppe il contatto visivo buttando la testa all'indietro scompigliando i suoi crini dorati. -Ora vattene Potter voglio dormire. -Fottiti Malfoy. E Lily se ne andò sbattendo la porta alle sue spalle mentre la risata di Scorpius riempiva la stanza.