Harry alzò il volto da terra e lo guardò. La prima cosa che notò furono gli occhi, azzurri come i cieli che non aveva mai visto, ma di cui aveva sempre letto. Anche i suoi abiti erano azzurri, o adiacenti a quella tonalità: dalla giacca blu scuro alla camicia bianca, ai pantaloni color ghiaccio che lasciavano scoperte le caviglie. Pensò di star sognando. Scosse la testa e si pizzicò una mano. Non stava decisamente sognando. Louis sorrise ancora, gentile ed incoraggiante, piegandosi sulle ginocchia per arrivare all'altezza del riccio, seduto in terra con le mani a circondargli le gambe. Da lì poté guardarlo bene in volto, osservare i suoi occhi verdi - verde scuro, che gli lasciavano immaginare suoni e sensazioni che nessuna composizione sarebbe mai riuscita ad eguagliare. Quegli occhi bagnati di lacrime, che avrebbe solo voluto asciugare dolcemente con un pollice. Poi pensò che in verità non sarebbe nemmeno dovuto essere lì. Ad Harry ispirava parole, a Louis melodie. STORIA SOSPESA