Pleasantville è la città in bianco e nero, Alice è un' adolescente alla scoperta dei colori che alla sua età non è ancora riuscita a vedere. Nemmeno crede di essere in grado di vedere colori fino a quando non incontrerà Jace. Un ragazzo e una ragazza. Due adolescenti arroganti, irascibili, solitari come molti. Ma diversi come tutti. O per lo meno lo credono. E si sa, che basta poco per passare dal crederlo a esserlo. Come basta poco dal passare all'odiarsi ad amarsi. _____ Si avvicinava, sempre di più. Allora io instintivamente indietreggiavo. Si spinse ancora verso di me e allungò le braccia appoggiandosi al muro dietro stante. Ero schiacciata alla parete e avevo il cuore che quasi balzava fuori dal petto. Il suo sguardo mi faceva raggelare il sangue tanto era gelido, un sorrisetto cattivo era disegnato sulle sue labbra, il suo respiro fresco soffiava sulla mia bocca. " Allontanati" dissi, ma non ero sicura che quello che dicevo fosse quello che volessi. Si avvicino ancora, pressandomi al muro, tutto il suo corpo era schiacciato al mio. Socchiuse gli occhi e si lecco le labbra appena spinse in fianchi contro i miei. Non sapevo se essere schifata o ammaliata dalla situazione, da lui. "Cazzo togliti!". Sposto lo sguardo sul mio volto "Ma non è forse questo che vuoi? Mi hai sempre voluto e ora che ti sto offrendo una opportunità la butti via?" ghigna. "No, non è questo che voglio, non me ne frega nulla di te" controbatto poco convinta. " Ah no?" sussurra, " Quindi non ti interessa questo?" spinge ancora una volta i fianchi contro i miei.. So che non è propriamente una descrizione però spero basti a incuriosire, sono intenzionata a isipirarmi a diverse canzoni italiane, quindi certe frasi o "aforismi" non sono proprio tutti farina del mio sacco. Detto questo penso di poter concludere questo obrobrio di descrizione. E spero con tutto il cuore che piaccia abbastanza.
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