«Sono uscita.» rispose accarezzandogli i capelli. «Per fare cosa?» domandò e aprì finalmente gli occhi. «Per salvarti.» sussurrò Rion, ma era certa che il fratello l'avesse sentita e come sempre non aveva detto niente, così gli lasciò un bacio sulla fronte e uscì dalla camera. [...] Il castano si sorprese ad ammirarla e sentir nascere dentro di sé un senso di calma che non aveva mai provato. Aspirò il fumo e scosse la testa: non doveva affezionarsi a lei. Il suo compito era quello di renderla più loquace, di scavare dentro di lei e capire il motivo per cui amasse così tanto la solitudine. [...] Greta non si definiva una ragazza depressa, semplicemente aveva smesso di vivere e non sapeva nemmeno se a vent'anni si potesse dire di aver iniziato a vivere per davvero, aveva ancora davanti una vita piena di cose da fare, scoprire e lei aveva già rinunciato a tutto. Peccato che il suo tutto fosse su un letto con una bandana in testa per la chemioterapia.