«Ti - Ti prego Chuck... Sm-ettila!» continuava a supplicarlo, invano. Ero totalmente inerme, stesa su di un sudicio letto che puzzava di sesso e droga, le mani legate alla testiera del letto, nuda e priva di lacrime. Il mio corpo era irriconoscibile, sfigurato dopo le troppe botte e le troppe iniezioni di droga. Costretta a sorbire lo stupro della persona che più amavo. Non potevo aiutarla, le mie forze non erano sufficienti.
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«Chiamo la polizia.» [...] Accesi quell'aggeggio, fonte della nostra unica speranza. ”Ti prego, accenditi, ti prego, accenditi” pregai.
[ ATTENZIONE! Il testo contiene linguaggio volgare, scene ed atti sessuali e droga]