La vita di Emma Sharp, una semplice ragazza di Los Angeles, viene sconvolta dall'arrivo di Levi Jones, un ragazzo proveniente dalla Pennsylvania, incredibilmente bello e misterioso.
Nonostante le prime divergenze, i due scopriranno ben presto di essere più in sintonia di quanto non credano.
Finiranno per innamorarsi, oppure gli ostacoli che verranno loro posti dinnanzi li porteranno ad allontanarsi?
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Dal testo:
"Mi chiamo Emma, comunque" mi presentai, senza smettere di fissare quegli occhi azzurri. Aveva un oceano lì dentro, e io ero sul punto di affogare, come se avessi un'ancora legata alle gambe che mi stesse trascinando sempre più verso il fondo, senza quindi darmi possibilità di riemergere.
"Levi" sussurrò sorridendo. Mi aveva messa in trappola: non potevo immaginare che dietro quel sorriso stupendo e dolcissimo si nascondesse il mio inferno.
Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre.
Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura".
Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro.
Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido.
Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata.
Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato.
Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.