E sicuramente non aveva bisogno della superfluità dei colori, a John il bianco e il nero bastavano. Cosa gli importava sapere che colore avesse un oggetto? Era un oggetto come gli altri, uno stupido, futile, semplice e dannatissimo oggetto. Sherlock Holmes invece se ne intendeva di colori, oh se se ne intendeva. Aveva anche scritto un trattato sulle più piccole sfumature di rosso: non si capacitava di come l'uomo potesse ancora confondere il rosso carminio, il ciliegia, il corallo o il rosso mattone tra di loro.
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