Dal testo: ''..Sono sempre stato il ragazzo che a scuola si faceva i cavoli suoi, che potevate facilmente trovare nell'ultima fila di banchi seduto a scribacchiare o a disegnare. Quello che veniva catalogato come strambo o stupido, senza motivo. Quello che amava la pioggia e il rumore dei tuoni. Quello che sotto la faccia da menefreghista nascondeva un cuore distrutto. Quello che nessuno notava. Quello che cercava di essere invisibile. Quello che con la mente faceva mille viaggi, in posti straordinari. Quello che crollava silenziosamente per non disturbare..'' [RONDIE; FRERARD; JALEX; KELLIC]