"Ama chi ti guarda e tace" nasce dal mio bisogno di voler provare un qualcosa di nuovo, che fondesse tutte quelle che sono le mie passioni. Volevo innanzitutto provare a dare un tocco teatrale a ciò che scrivevo immaginando i personaggi uscire ed entrare da un palco, scambiarsi battute e sparire dietro le quinte. L’idea mi stuzzicava da un po’ di tempo e penso che sia stata una discreta prova delle mie intenzioni. Posso considerarlo un volume di ciò che mi piace fare più che un libro in sé forse. Come seconda cosa ho provato a stravolgere quelli che erano i canoni e le regole che in genere le persone normali usano per scrivere i loro libricini. Anche per sentirmi libero di scrivere e di mostrare ciò che sono senza filtri o censure varie. Fino a pochi giorni fa, reputavo ciò che scrivevo come un piccolo romanzetto, ma ora no. Un romanzetto è, comunque, qualcosa di impegnativo, una specie di romanzo ma in stesura breve ed io idee e penne per scriverlo non ne ho. Tutto questo, di fatti, si limita ad essere una storia. Il romanzo in sé, è qualcosa che deve piacere mentre una storia no. Una storia infatti può far schifo o può essere amata. La differenza è qui. Ho voluto dare fin dall’inizio una connotazione diversa al mio scritto, volevo regalargli la libertà di essere apprezzato o rifiutato allo stesso modo, come se respirasse, come fosse una persona. Ho pensato da subito che questo libricino debba rimanere un segno di ciò che mi piace fare e ciò che mi piace essere. Qui dentro non ci sono magie o effetti speciali. Questo libro sono io, semplicemente e tutto ciò che voglio diventare. (Si apre il sipario e i due attori entrano in scena.) Copertina disegnata da Sara Herranz a lei i diritti. https://www.facebook.com/saraherranzillustration