Ed eccomi qua, sono Diana sono una persona "normale" e altamente menefreghista, ma forse ci sono diversi punti di vista sull'aggettivo normale. Ero convinta che tutte le persone fossero false e traditori. Avevo una mente contorta ed incompresa, in un mondo molto monotono tipo casa delle bambole che dopo un po' ti stanchi e le butti. Il mondo però non si può buttare, ciò che prima di scoprirlo era tristezza - e quando lo scopri è solitudine - lo si può colmare con amore, parola di cinque lettere con significato troppo grande, parola che non ho mai pensato di usare, parola oltre al limite della mia immaginazione. Il vero significato di amore lo scoprii quando incontrai lui: il mio più grande masochista e bipolare. Non è possibile quanto la linea fra l'odio e amore sia così sottile... Tutte le storie d'amore delle fiabe hanno il loro lieto fine con il loro "per sempre felici e contenti", ci sarà un lieto fine per me o per lui, ci sarà un "per sempre" per noi? Io penso che l'infinito non esista.