-Chi sei?- Chiesi, confuso. Ne ero certo, non l'avevo mai visto da quelle parti. Il ragazzo si strinse nella sua giacca di pelle, volgendo lo sguardo al cielo. -C'è aria di tempesta.- Sussurrò, sorridendo appena, iniziando a far dondolare le gambe fasciate dagli skinny neri avanti e indietro. Quel ragazzo era come un corvo. Completamente, totalmente nero. Se non fosse stato per la pelle lattea e gli occhi così particolari. -Chi sei?- Ripetei, allontanandomi appena. Lui tornò a guardarmi, allargando il suo sorriso. -Mi chiamo Gerard.- - -Io arrivo quando sei abbastanza solo.- Il suo tono era piatto e freddo, come la prima volta che l'avevo visto, poco prima che se ne andasse. -Ma...- -Io arrivo quando sei abbastanza solo, e ti aiuto ad esserlo meno. Tu mi chiami quando senti di star per sorpassare il limite. E io, arrivo.- Terminò, nessuna emozione nella voce. - -Non andartene.- Dissi. Sapevo che se mi fossi girato, avrei visto una foglia secca. -