INTRODUZIONE:
"Se non trovo la mia anima gemella, torno da te, perchè eri tu."
Un giorno, così pensandoci su, ho capito che lei era una di quelle persone che non mi sarei mai fatta scappare, non posso permettermi di perdere una persona unica come lei, infatti, da quel preciso momento lei è diventata “la mia Luna.” io la vedo così, tutte le persone sono stelle, ci sono stelle importanti, stalle grandi, stelle piccole, ma di Luna ce n'è solo una, e lei è la mia, proprio perchè è così particolare, proprio perchè lei è riuscita a farmi tornare il sorriso e a farmi stare bene, a farmi sentire meno sola in così poco tempo, lei rimarrà sempre una parte fondamentale della mia adolescenza.
"Uno novembre.
Ore zero quattro e sette di mattina.
Il soggetto è esausto, sembra delirante.
Si muove con lentezza nell'ombra, non reagisce agli stimoli.
I muscoli fanno scatti improvvisi e i farmaci non funzionano.
È un topo da laboratorio, gira e rigira nella sua ruota.
Non riesce a fermarsi, farnetica e fatica a stare dietro ai suoi pensieri.
E a quello che gli viene detto.
Quando chiude gli occhi, non percepisce la realtà, il suo respiro si intensifica e l'affanno diventa tale da non permettergli di riaprirli se non nel buio più totale.
Nella sua testa si ripete solo un'immagine: lei, con la pelle di luna e i capelli di sole.
Nuda tra le sue braccia.
Il soggetto sono io.
E non so più dove ho messo la testa."