Udite e ascoltate, amici e conoscenti, o persino malviventi, apprestatevi ad ascoltare ció che ho da narrare, perchè lacrime amare sgorgheranno da voi, dalla bocca schiuderanno risate o inpassibili resterete. Da me le cronache dei Senzanome udirete. Esse raccontano dei brutti, dei belli, degli arguti e degli stolti e di chi visi ne ha molti. Udirete i fatti del mondo odierno che entrerà in un inverno dal quale si era nascosto in ogni suo avamposto. Alcuni anni orsono la fuga inizió e l'umano dimenticó ma il mostro rimembró. Il Senzanome l'equilibrio preservava . Ma egli stesso lo distruggeva. Avvicinatevi dunque al focolare che il racconto sta per iniziare...
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