E' un cliché, un ciclo continuo. Un'immemore lotta per tenersi testa a vicenda, un infinito scontrarsi per ottenere la ragione. Un'eterna battaglia tra testardaggine e egocentrismo allo stato puro. E puntualmente, questi conflitti vanno sempre a finire nel medesimo modo. Dopo la pioggia, viene il sereno. Dopo una lunga ed estenuante guerra, arriva la pace. E di cosa sa la pace? Sa di mani che si cercano, di corpi che si stringono. Sa di armi che si depongono, Sa di orgoglio che si soffoca. Sa di calore umano e di tiepide e morbide labbra.