Perdere tutto ci rende vulnerabili, variabili, emotivi ma allo stesso tempo freddi come il ghiaccio. Ci fa credere che da quel momento in poi niente e nessuno possa più renderci felici, o forse non vogliamo esserlo: quando si perde tutto è come se ci si aggrappasse al dolore e alla sofferenza, come se la felicità fosse disonorevole, come se lasciare tutto alle spalle fosse un delitto. Eppure prima o poi succede a tutti e a quel punto combattere con i propri sentimenti diventa estenuante. Elise ha perso tutto, le è rimasto soltanto il suo migliore amico, Enea. La speranza di essere adottata è ormai troppo lontana ed è sicura che nulla possa sconvolgere la monotonia di quell'orfanotrofio in cui vive da anni. Eppure non sarà così. Da un giorno all'altro le emozioni faranno incendiare il suo cuore come fosse la palla da calcio quando è nei piedi del bel ragazzo dai capelli color fiamma. Purtroppo però lei è una vera e propria calamita di disgrazie e non passerà giorno in cui non ci sia qualche problema nella sua vita, che pian piano diventerà anche quella delle persone che la circondano. Vecchi ricordi, un passato sepolto e tante sofferenze accompagneranno la sua storia al fianco di quelle persone che diventeranno la sua famiglia.