PROLOGO:
"Dormivo"quello che i miei pensavano, e invece no, quella sera sono scappata, già, sono scappata di casa dalla mia piccola finestra, per fortuna la mia stanza è al piano terra, con questo già penserete che sono instabile o una ragazza "ribelle", al contrario, sono tutta graziosa, sempre giusta, per bene, come dovrebbe essere una ragazza di 16 anni...
Ma quella sera era diverso, volevo provare a divertire un po' anch'io okay?!
E fu così, mi imbizzari da matti...Ero con la mia anima gemella, ma tranquilli, non è il mio ragazzo, la mia migliore amica, la mia sorella, devo dire che è ribelle ma mi lascia fare quello che voglio, ma questa volta mi ha spinta a "divertirmi"un po', a vivere la mia vita da sedicenne, è già, mi disse "facciamolo" e io l'ho fatto.
Quella sera fu un sogno .
Bene.
E ora sono davanti ai miei.
Bello eh?!
Sono un po' arrabbiati direi ...
Torno in stanza senza dare spiegazioni,di solito non faccio così, sono sempre io Eleanor Calder, la ragazza carina con tutti, sempre fidabile con i suoi, e oggi no.
-Cazzo Samantha i miei mi hanno scoperto- -El chiamami Sam, è la terza volta che te lo dico, sai che non mi piace il mio nome, a 18 anni me lo cambio!-
-Sam aiutami, non so cosa fare, è la prima volta che mi trovo in questa situazione!!-
-Aspettami-
-Cosa?!Sam?Sam!!-
-
Cazzo mi ha chiuso in faccia.
Giro per la stanza, su e giù, anche se non è grandicella...Oh, la mia stanza è inguardabile, ma cosa sono diventata in una sera?!
Mi sdraio sul letto spensierata, i miei urlano, li sento forte.
-Hey Eleanor aprimi!!- grida bussando alla mia finestra
-Ma che cavolo Sam!?-
-Dai ti aiuto con i tuoi...Mia madre non mi dice più niente, ormai sa come sono fatta-
-Sai però io stavolta ne ho 2 di genitori, fregatura Sam!!-
Mi tira uno sguardo inquietante e va avanti a me prendendo la maniglia della porta.
-Prima di andare facciamoci una promessa okay?-
-Sam... che tipo di promessa.
🐞🌿
La paura più grande di chi nasconde la propria malinconia è solo una: esplodere.
Lasciarsi andare.
Lasciare che tutto esca fuori di botto, in un unico istante.
Perchè, quando tieni tutto dentro, prima o poi perderai la strada.
Amy Evans l'ha già persa, da tanto. Ma la solitudine e il silenzio sono tutto ciò che ha imparato a conoscere. Ha degli amici, una bella famiglia, ma una miriade di pezzi infranti incastrati nel petto. Nel tempo, sopportare è diventato sopravvivere.
E sopravvivere a sé stessi e alla propria mente è come correre in un vicolo ceco. È come scontrarsi con il buio senza vedere la luce.
D'altra parte, mentre c'è chi si scontra con il buio, c'è anche chi nel buio ci vive. Chi gli dà un volto. Chi ci fa amicizia. Persone come Ethan Ward, un ragazzo con degli occhi dello stesso colore del mare, ma un'anima impregnata di tempeste.
Ad Ethan manca un pezzo e la malinconia si è mescolata alla sua pelle. Per lui, persino la luce del sole si confonde con il buio.
"A volte anche alle persone sole piace stare da sole. Perchè c'è un'enorme differenza tra stare da soli per volontà e stare da soli per costrizione.
La vita a volte te la impone, la solitudine.
Ma, anche quando accade, è inevitabile voler provare la sensazione di stare da soli per scelta. È completamente diverso..."
TW: dca, depressione, morte, violenza, salute mentale