* QUI E SU EFP, DOVE HO LE STESSO NOME AUTORE, SONO GLI UNICI FORUM IN CUI TROVERETE LE MIE STORIE. SE DOVESTE TROVARE UNA MIA STORIA SU QUALCHE ALTRO PROFILO, SEGNALATE. È UN PLAGIO * Il lunedì, l'attico sapeva di cibo cinese. Il martedì di messicano. Il mercoledì cucinava Percy con l'aiuto di Sally che, dall'altra parte della cornetta -amabile mamma e amabile suocera- gli diceva sempre cosa fare. Il giovedì ordinavano la pizza. Il venerdi uscivano. Il sabato mangiavano la pizza ancora una volta e la domenica cucinava Annabeth solo per vedere sul bel volto di Percy, che solo occasionalmente si decorava con una leggera barba scura, un sorriso che arrivava fino agli occhi verde mare. Era quotidiano, normale e prevedibile. A volte anche noioso ma né Percy né Annabeth erano disposti a cambiare qualcosa. Sarebbero potuti tornare indietro e avrebbero comunque ripetuto gli stessi passi e gli stessi errori solo per asciugarsi le lacrime e leccarsi le ferite ancora una volta, solo per riempire l'appartamento di quelle risate e di quelle cene troppo rumorose per una seconda volta. Percy aveva aperto di scatto gli occhi, aveva sollevato il viso dal seno di Annabeth e poi l'aveva guardata quasi stralunato. - Credo di volerti sposare - le aveva detto come se stesse parlando del tempo.