Eravamo davvero troppo giovani per essere così tristi.
Eravamo tutto ciò che la società disprezzava, eravamo il rifiuto della società.
Eravamo figli della notte, del buio, delle tenebre.
Indossavamo le nostre giacche di pelle, i jeans strappati e girovagavamo senza una meta prestabilita perché ci credevamo i padroni del mondo intero.
Eravamo gli anti eroi per eccellenza, anziché aiutare l'umanità la facevamo regredire.
Eravamo abbastanza intelligenti da essere i migliori della classe, ma così stupidi da urlarci contro a squarciagola per futilità.
Non eravamo bravi a tenerci, ma a perderci sì.
Eravamo ladri, ci rubavamo la felicità a vicenda perché nessuno dei due ne aveva mai avuta.
I nostri erano sentimenti tossici, di quelli che ti divorano le interiora e ti disintegrano il cuore.
Sapevamo che questo amore tossico ci avrebbe distrutti e annichiliti a vicenda, ma uno degli effetti collaterali di questo tipo d'amore è che non te ne importa e ti lasci trasportare, nonostante la meta di quei sentimenti risieda nell'oblio assoluto.
ATTENZIONE:
In questa storia saranno descritti esplicitamente atti sessuali. Inoltre vi saranno tematiche molto delicate quali: depressione, disturbi alimentari, abusi, violenza e tossico-dipendenza.
Se siete alla ricerca della solita storiella, evitate questa storia.
Se non siete attratti dal proibito e dalle cose sbagliate, evitate questa storia.
Se siete deboli di cuore e dalla lacrima facile, evitate questa storia.
PS: NON CONDIVIDO GLI ATTEGGIAMENTI DEI PERSONAGGI.
Isabelle Macini è una ragazza con una passione forte: la musica. Gli altri vogliono realizzare il proprio sogno, lei deve farlo. In una realtà in cui lei ha difficoltà a esprimersi, il canto è l'unica lingua che conosce, e per fortuna proprio dentro una delle scuole più famosi d'Italia, incontra qualcuno che la sua lingua la sa parlare benissimo.