Ho sempre vissuto una vita tranquilla, per certi versi credo possa definirsi monotona, addirittura patetica se vogliamo.
Questo è durato per circa sedici anni, poi un giorno tutto cambiò.
Ho cominciato a sentirmi strana, irrequieta, a provare un gran senso di aspettativa, come se stesse per capitarmi qualcosa.
Avete presente quando sta per arrivare un temporale?
Anche se il cielo è ancora sereno, voi sentite il cambiamento, è nell'aria.
Avvertite quel certo non so che.
Ebbene è così che mi sentivo io.
Elettrica.
Potevo percepire chiaramente che qualcosa in me stava mutando, come una sorta di evoluzione forzata.
Da quel momento ho iniziato a fare dei sogni.
In realtà il sogno era lo stesso, erano gli scenari a cambiare.
Qualche volta correvo in un bosco, un'altra ero rinchiusa in una stanza così oscura da non riuscire a distinguere neppure le mie mani,
altre poi ero a bordo di un'auto che sfrecciava a tutta veloce su una stradina di periferia.
La sensazione di terrore che mi avvolgeva, facendomi sentire in trappola era sempre la stessa, come pure la voce che mi avvertiva di stare attenta, di fuggire via.
E poi c'erano quegli tremendi occhi che non facevano che osservarmi.
Occhi rossi come il fuoco ardente, occhi assetati di sangue, del mio sangue. Non chiedetemi come facevo a saperlo, lo sentivo.
Sono stata costretta a fuggire da tutto ciò che conoscevo e amavo, a intraprendere un viaggio che mi ha permesso di fare luce sulle mie vere origini e allo stesso tempo mi ha obbligata a fare scelte difficili e dolorose.
Affiancata da un fratello che non sapevo di avere e dal suo insopportabile amico, ho scoperto perché in tanti vogliono la mia morte.
E' stato terribile apprendere certe verità, eppure per molti versi ora che so chi sono, provo un sollievo indescrivibile.
E non mi arrenderò, potranno continuare a braccarmi, ferirmi, ma io non mi fermerò.
La mia missione è giusta e a chi mi vuole cadavere dico:
"Venite a prendermi, vi sto as
Avendo bisogno della sua indipendenza sin da piccola, Taylor ha sempre lavorato per potersi permettere finalmente un suo appartamento e di conseguenza un suo spazio personale. Per far sì che tutto questo potesse accadere il prima possibile, la ventitreenne ha rinunciato ad un ipotetico proseguimento degli studi dopo la Highscool; tuttavia le spese dell'appartamento in affitto sono aumentate e nonostante questo non le comporti una difficoltà economica grave, ha deciso comunque di voler condividere quell'appartamento con chi si fosse presentato al suo annuncio e rinunciando, così, alla sua solitudine per un po' di tempo.
Quale occasione migliore si poteva presentare ai due fratelli?
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