Travelling By Train (Percico/Pernico : Percy Jackson x Nico Di Angelo)
  • Reads 3,239
  • Votes 107
  • Parts 5
  • Reads 3,239
  • Votes 107
  • Parts 5
Ongoing, First published Sep 27, 2015
I nostri eroici viaggiatori si ritrovano in una piccola cittadina chiamta Portici. E trascorrono una vacanza simpatica e perfettamente norma... scherzavo, ovviamente.
Nico e Percy, un sacco di fluff ( sul serio, una quantità spropositata di fluff), litigi, gelosie, pacche sul sedere in metropolitana, siti archeologici ed ovviamente una bella uscita a quattro.
Che ne dite di passare?
Dal cap 2
"Purtroppo, proprio quando Nico si era deciso ad allontanarsi, sentì distintamente qualcuno mettergli una mano nella tasca destra dei jeans.
Nico si voltò di scatto, rendendosi conto che la mano incriminata non apparteneva al suo fidanzato. Il ragazzo più alto arrossì violentemente pronunciando, in un inglese un po’ maccheronico le parole “scusa” e “malinteso”.
Percy, sfortunatamente era già partito in quarta.
Il treno si fermò proprio nella stazione di Ercolano. Nico scese dalla Vesuviana, Percy agguantò il ragazzo alto per il colletto e lo scaraventò giù, mettendo, a sua volta, i piedi per terra."
All Rights Reserved
Sign up to add Travelling By Train (Percico/Pernico : Percy Jackson x Nico Di Angelo) to your library and receive updates
or
#106viaggio
Content Guidelines
You may also like
You may also like
Slide 1 of 10
fine line~ //trigNo amici24 cover
I WON'T LET YOU GO (FrontmanxReader) cover
𝐋𝐎𝐕𝐄 ���𝐙𝐎𝐍𝐄, Luk3 cover
DAYLIGHT // Trigno Amici24 cover
𝐏𝐇𝐎𝐓𝐎𝐆𝐑𝐀𝐏𝐇 | Luk3 cover
O forse sei tu - Kenan Yildiz cover
Like a dream || Kenan Yildiz cover
Is it love? ~Kenan Yildiz cover
Niente canzoni d'amore •Amici24• cover
Damn love. cover

fine line~ //trigNo amici24

36 parts Ongoing

Eterocromia. Ecco la cosa che mi ha distinta da sempre. Quei bisbigli dei bambini appena passi che ti definiscono una "strega" o una "fata" oppure i rifiuti dei ragazzi perchè "i tuoi occhi mi fanno paura". Si passa la vita a cercare un'equilibrio ed io perdo già in partenza: un occhio verde e un occhio azzurro. Nonna ha sempre detto che è stato un segno del destino, un segno che io alle regole non ci sarei mai stata. Mi fanno sentire in trappola, bloccata e imprigionata. Ho bisogno di fare tutto a modo mio e di ascoltare solo me stessa. Io mi do le regole. Io decido. Questa è stata la mia filosofia di vita per tanto tempo, prima che la gente cominciasse a sbattermi porte in faccia dandomi della viziata. Quando la scuola ha cominciato a chiamare nonna per il comportamento ho capito che era il momento di mettermi dei paletti e di trovare un equilibrio tra ciò che era giusto e ciò che era sbagliato. Gli occhi però sono l'unica cosa che resta ancora come prima. L'unica cosa che un equilibrio non lo troverà mai. Ed è bello così.