Jennifer
Lei. Conosciuta all'asilo, mi ha sempre accompagnato nelle mie avventure. Un po' eccentrica, un po' pazza, ma perfetta. Kimberly. Credevo che tutte le promesse che ci facemmo non sarebbero durate. Credevo che tutto ciò che diceva lo diceva solo per tranquillizzarmi, perché io in fondo, anche se forse da fuori non sembra, sono una ragazza molto... Non lo so, un po' così. Sono sempre indecisa ma c'era lei che riusciva a tranquillizzarmi anche con un solo abbraccio. Bastava guardarla in quei suoi occhi azzurri per sentirmi al sicuro. Era perfetta in tutti i sensi. Capelli lunghi e biondi che gli arrivavano un po' più sopra della fine della schiena, lisci. Un corpo pazzesco, alta e slanciata. Era perfetta.Era la mia migliore amica, fino a quando non arrivò quel ragazzo, Zack. Lo amavo. Anzi, lo amavano, ma non tutto va come previsto. Però non bruciamo le tappe, andiamo per ordine.
Kimberly
Fin da piccola ho sempre desiderato avere una persona a cui poter confidare qualsiasi cosa, un po' come quelle amicizie che si vedono in TV. Io per fortuna ne ho trovata una, Jennifer. Siamo migliori amiche fin dai tempi dell'asilo. Lei per me è... Perfetta, a dir poco perfetta. Amo guardala in quei suoi occhi verdi, bastava un solo sguardo per capirci fino in fondo. È leggermente più alta di me, fisico mozzafiato e i capelli scuri e lisci. Era un po' una di quelle ragazze che vorrebbero conoscere tutti, ma che in realtà conoscevo realmente bene solo io. Lei era diversa dalle altre, noi eravamo diverse, la nostra amicizia era diversa. Era diventato quasi come un legame di sangue il nostro.
Ma come i momenti belli, ne abbiamo avuti anche di peggiori. Le avevamo passate tutte, fin quando il destino decise di giocare la peggiore delle sue carte. Lui era Zack, lo amavo, Dio se lo amavo. Anzi, lo amavamo...
- Dalla Prologo-
《Qui le regole le faccio io. Hai capito?》
《E se non mi piacciono le tue regole?》
Ryan è la personificazione del bravo ragazzo: gentile, educato e di umile famiglia. È sicuro di sé stesso e non ha problemi ad urlare al mondo intero la sua omosessualità. Non ha mai scalfito ad alcuna regole e quando mette piede per la prima volta all'università di Yale, tutto avrebbe immaginato meno che scontrarsi con il figlio scontroso e problematico del preside.
Una spallata data per sbaglio. Un botta e risposta, ed è subito caos.
Thomas è sempre stato abituato ad ottenere quello che vuole. Essere il figlio del rettore di una delle università americane più facoltose, ha i suoi vantaggi e Thomas non se ne lascia scappare uno. Arrogante, bello, ribelle e incline a mettersi nei guai, troverà in Ryan tutto ciò che ha sempre detestato ma anche desiderato.
Tra i due sembra antipatia a prima vista. I loro caratteri non coincidono,e Ryan non ci sta a sottostare alla prepotenza di Thomas ne tanto meno alle sue assurde regole mirate a governare l'intero college.
Ma quando I due vengono messi assieme per lavorare ad un progetto, le cose si fanno ancora più complicate, perché l'antipatia cresce ma con essa anche un inspiegabile attrazione. Ma Thomas non è gay, o almeno così va dicendo in giro, eppure la vicinanza con Ryan sembra non essergli indifferente.
Una sera, i due si ritrovano coinvolti in un inseguimento da parte di un gruppo di ragazzi con cui Thomas ha dei conti in sospeso, e per mascherare la loro presenza, in un vicolo, Thomas bacia Ryan, facendo così credere di essere una coppia di passaggio.
Ma quel bacio scatenerà in entrambi rivelazioni ed emozioni a cui forse nessuno dei due era pronto...