Leyla si considera diversa dagli altri per la serie di figuracce che l'accompagnano ovunque si trova e non avrebbe mai pensato che qualcuno potesse apprezzare la sua goffaggine e decide di rischiare cogliendo le opportunità che le offre la vita. La copia anche solo di citazioni è severamente vietata. -Tratto dalla storia - Mi giravo e rigiravo, non riuscivo a chiudere occhio. Erano le tre di notte e morfeo sembrava essersi dimenticato di me, così decisi di alzarmi. Indossai le pantofole e senza accendere le luci in andai in veranda. Mi appoggiai alla ringhiera. Di fronte a me la luna era una fetta di limone e il cielo era stellato. Chiusi gli occhi e insipirai, come se quella tranquillità potesse invadermi la mente. <Non riesci a dormire nemmeno tu ?> Aprii gli occhi di scatto nel sentire quella voce familiare dannatamente bella. Il cuore iniziò a battermi forte. Sentivo i suoi passi avvicinarsi. Si appoggiò alla ringhiera come avevo fatto io poco prima, mantenendo però una certa distanza. <Senti..mi dispiace per come ti ho trattata in questi giorni, ma questa situazione..non riesco ad accettarla> disse lui con tono basso e freddo. Mi aveva chiesto scusa, da non crederci ! Allora anche mister orgoglio aveva dei sentimenti. <Io invece sono felice. Vedere mia mamma sorridere è la cosa più bella che potesse capitarmi> dissi con il cuore che mi batteva all'impazzata, non sapendo come avrebbe reagito. Abbassai lo sguardo sulla ringhiera.