Story cover for La Mia Casa Sei Tu by mbohqualcuno
La Mia Casa Sei Tu
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Continúa, Has publicado oct 20, 2015
Mi sento ridicola. Ma nessuno si accorge di me, nessuno ha voglia di togliere quel libro troppo pesante e con troppi lucchetti, nè tantomeno nessuno ha voglia di leggerlo. Nessuno lo capirebbe.
Quando torno a casa mi chiudo in camera e guardo un film, possibilmente horror, da sola. Non sopporto i film romantici. Mi sono rifiutata di guardare Titanic esattamente a sei anni. Odio le cose sdolcinate. Odio i messaggi con mille faccine e mille cuori. Odio gli arcobaleni. Odio i "Ti amo" accompagnati da cose sdolcinate. Non voglio i cuori. Non voglio il principe azzurro. Non voglio le richieste di fidanzamento. Tutto questo mi fa venire il diabete. 
Io voglio la pizza.
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il coraggio delle scelte. de alessandradurante
7 partes Continúa
L'adolescenza è stata un tempo sospeso. Un ponte fragile tra ciò che ero e ciò che speravo di diventare. Ogni emozione aveva il peso del mondo: i dolori sembravano eterni, gli amori assoluti, le paure insormontabili. Vivevo in un limbo dove ogni respiro era un'incertezza e ogni sogno rischiava di franare. Non saprei dire quando tutto è cambiato,forse è successo piano, come l'acqua che scava la roccia. Un giorno mi sono accorta che qualcosa dentro si era spezzato, eppure, in quel caos, avevo un'ancora: la mia terra. Le radici, la voce di mia madre, il sorriso silenzioso di mio padre, nonostante la malattia lo stesse consumando. I tramonti sul mio paese mi ricordavano che, anche se fragile, appartenevo a qualcosa. Poi ho scelto di andarmene, di cercare respiro. Ma il nuovo inizio aveva un prezzo: la solitudine. Ogni cosa mi ricordava che non ero "di lì". E lì, nel silenzio, riemergevano loro: i disturbi alimentari. Non erano solo abitudini, erano prigioni invisibili. Il mio corpo era un campo di battaglia, e io la mia peggior nemica. Sapevo fingere bene, ma dentro, lentamente, mi stavo spegnendo. Poi c'era lui: una relazione solida, una persona in cui ripararmi. Ma anche l'amore, a volte, non basta,un giorno è arrivato qualcosa qualcuno; una nuova voce, una possibilità,e mi sono vista diversa. Ho provato a resistere, ma era come trattenere il fiato troppo a lungo. Intanto il lavoro e le nuove responsabilità bussavano alla porta. Tutto quello per cui avevo lottato. Ma più arrivavano conquiste, più mi sentivo lontana da me stessa, perché tutto ti può intrappolare e io avevo paura di perdermi davvero. Poi, nel buio, ho trovato qualcosa, una forza silenziosa.; non ero guarita, ma andavo avanti, ho imparato a convivere con le mie crepe e soprattutto a capire che non c'è una verità assoluta che vivere è sbagliare, cadere, rialzarsi. Oggi cammino ancora con incertezza ma ho smesso di volere essere perfetta. Mi basta essere vera.
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104 partes Concluida

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