Davanti a lei, un ragazzo saltellava sul posto tenendosi il piede destro tra le mani e gemendo dal dolore. “Oh mio Dio, scusami!” Tessa si avvicinò al ragazzo mortificata. “Per sbaglio ho fatto cadere il libro, ti sei fatto male?” Il ragazzo smise di saltellare, ma sul suo viso aleggiava ancora una smorfia di dolore. “No, tranquilla,” la rasserenò rivolgendole un sorriso e cercando di mascherare la fitta che gli aveva appena attraversato il piede. Si appoggiò con una mano allo scaffale di fianco a lui. Tessa ricambiò il sorriso e si passò una mano tra i capelli castani che le ricadevano sulle spalle. “Sono un vero disastro.” “Mi è successo di peggio in passato,” ridacchiò il ragazzo.
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