Diana è sempre stata uno spirito libero;
Ribelle, menefreghista, malvagia e spietata.
Passa le sue giornate a portare angoscia e disperazione nel mondo, procurandosi quei pochi credenti che le occorrono per la sua sopravvivenza.
Le piace rimanere nell'ombra, ed attaccare di nascosto, con astuzia ed intelligenza.
La sua vita sembra essere perfetta, finché un forte abbassamento di paura e, di conseguenza, di quasi tutte le emozioni negative legate ad essa, tra cui vi è la disperazione, la porta ad intervenire. Si reca nella Tana di Pitch Black, l'uomo nero, Dominatore delle Ombre, in cerca di spiegazioni, e lo trova in condizioni più che pietose. Così si offre di aiutarlo a riconquistare il suo potere perduto ed a vendicarsi dei Guardiani, i quali sono la causa della sua rovina.
Per fare ciò, tuttavia, deve svolgere un compito...
...Un compito che, inconsapevolmente, la porterà a mettere in dubbio se stessa e il suo potere.
Una storia emozionante, commovente, vi attende, cari lettori, una storia che narra di guerra e di pace, di odio e di amore, di verità e menzogne.
La mia storia.
Io sono Diana Black, figlia dell'uomo nero, e sto per narrarvi il racconto della mia vita.
Sarete abbastanza forti da riuscire a resistere fino alla fine?
_ Dal Prologo _
" << C-Chi diavolo sei T-tu? >> balbettò in un fil di voce Sarah, indietreggiando fino a che la sua schiena non toccò il tronco ruvido di un albero.
La figura ridacchiò.
Dopodiché due mani pallide uscirono allo scoperto, contrastando con il nero del suo mantello, ed abbassarono il cappuccio, rivelando il volto angelico di una ragazza, probabilmente della sua età, con una bocca carnosa e rossa incrinata verso l'alto in un ghigno perfido. Il viso era incorniciato da dei folti e liscissimi capelli neri come la pece, dalle punte rossastre. Ma quello che colpì Sarah in assoluto furono i suoi occhi: erano di un rosso intenso, un rosso ultraterreno.
Sembravano due rubini intrisi di sangue. "