La scrittura, la poesia, quelle parole, sono le vere voci dell'anima. Più spesso di quanto crediamo l'anima grida. Ha bisogno di farsi sentire, ha bisogno di esserci, perché c'è. C'è chi per darle vita usa la voce, urla. Le persone più coraggiose gridano al mondo ciò che provano, ciò che pensano, ciò che sono. C'è chi invece esprime se stesso attraverso un semplice disegno, così che solo i più attenti osservatori riescano a scorgere la verità. C'è chi esprime ciò che sente utilizzando il proprio corpo; si muovono a ritmo di passioni, delusioni, e amore, oppure odio. Dicono tutto con un gesto, e con uno sguardo trasmettono la propria vita agli altri. E poi c'è chi, come me, scrive. Questo genere di persone ha paura; essi sono veri e propri pensatori e hanno paura di essere incompresi, di essere soli durante tutto questo viaggio. Riescono a ritrovare se stessi e a mostrarsi al mondo solo attraverso una penna e un foglio; solo attraverso un fiume di parole, parole non dette, parole importanti, parole vere, parole che portano il peso di un'intera esistenza.