"Doveva parlarle, doveva chiederle, no, doveva implorarle di non andarsene. Le vene del collo erano gonfissime e sembrava stessero per esplodere, ma dalla sua bocca nemmeno un sibilo. Sara non lo stava guardando, lo sguardo fisso verso il basso. Il sangue gli pompava forte in testa, tanto che gli sembrava gliela stessero martellando, quando, all'improvviso, l'espressione di lei mutò. Lo guardò negli occhi, poi tornò a guardare nella direzione di prima. Eseguì quel movimento un altro paio di volte prima di saltare sul lettino[...]"