Spesso si sente parlare di questi fantomatici "hacker". Li si definisce criminali della rete, delinquenti di Internet, sabotatori di profili... Ma forse la gente non sa che dietro ad un nickname, dietro a righe e righe di codici chilometrici, e soprattutto dietro ad uno schermo qualunque, si trova una persona. Una persona come me. ~dal testo~ "Che c'è, Michael? Hai per caso paura di finire 'All'inferno'?" Michael era in difficoltà. "N-no, ma possiamo ottenere le informazioni che ci servono senza far scorrere sangue, non credi?" Una goccia di sudore nervoso percorse la fronte del pacifista. "Tu dici?", chiese candidamente l'altro mentre scagliava il coltello lontano nelle viscere buie del capannone, producendo un tonfo armonico, "Lo pensi davvero?", concluse in un sussurro. I loro sguardi si scontravano nell'aria producendo un'invisibile serie di scariche elettriche. "Lo penso davvero.", sibilò Michael. I due erano vicini uno all'altro, e Michael notò, infilato nei pantaloni dell'altro, all'altezza della cintura, un caricatore di scorta stracolmo di proiettili. Non si preoccupò di cercare di carpire informazioni come il loro calibro o l'arma di appartenenza. Al momento, gli importava solo della pistola che gli veniva premuta sopra la fronte. La voce dello psicopatico si ridusse ad un indistinto alitare nell'orecchio dell'apprendista. "Ne sei ancora così sicuro, Michael?" ###Raggiunta la 4 posizione in Azione###
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