CIÒ CHE C'È DENTRO DI ME| VMIN
37 parts Ongoing Quando entrai in quella scuola non conoscevo nessuno e a malapena sapevo parlare la lingua. Non avevo ancora capito nulla della vita, passeggiavo per i corridoi come se tutto mi fosse dovuto e inoltre non badavo quasi mai a chi avessi intorno. Mi piaceva gironzolare e osservare da lontano le persone, tanto per completare l'opera ero anche presuntuoso. Tutti avevano qualcosa di cui vantarsi: un bel voto, un bel disegno, un nuovo cellulare... io mi vantavo di avere una faccia da orgasmo.
Non è una battuta. Ero vanitoso, mi piaceva far notare agli altri i loro errori fisici, dato che il mio corpo era ben formato grazie alla danza. Mi divertivo a prendere in giro chi avesse gli occhi troppo piccoli o il naso troppo grosso- per me era pura poesia sentire le loro lamentele.
Ma ovviamente non sarebbe durata a lungo, insomma, prima o poi qualcuno si sarebbe messo di mezzo.
E proprio quel "qualcuno" fu il secondo studente straniero che si trasferì alla Art Academy di Londra, il secondo ragazzo coreano arrivato lì grazie a una borsa di studi.
15/01/19